Albert Camus a 60 anni dalla morte (1960-2020). Dossier su “Studium”

Il 14 gennaio 1960 l’automobile guidata da Michel Gallimard si schiantava contro un albero lungo la Nazionale 5, nel tratto Sens-Parigi. Nella vettura, una potente Vacel Vega sportiva, viaggiava anche Albert Camus il quale moriva sul colpo. Si concludeva così, tragicamente, l’esistenza di uno scrittore la cui opera filosofico-letteraria aveva permeato profondamente e fatto discutere a lungo la generazione del secondo dopoguerra. Poco tempo prima di morire, nel dicembre del ‘57, aveva ricevuto a Stoccolma il Premio Nobel per la letteratura.

Il numero 1-2 della rivista bimestrale Studium pubblica un dossier per ricordare “Camus a 60 anni dalla morte”. Questi i contributi:

Massimo Borghesi: “La colpevole innocenza del mondo. Ricordo di Albert Camus”

Pasquino Ricci: “Camus e la Toscana”

Simone Bocchetta: “Camus, moralista”

Luisa Borghesi: “Storia e trascendenza. La Correspondance tra Albert Camus e Nicola Chiaromonte”

 

Questa la copertina di Studium

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