Benigni e la Madonna di Piero della Francesca

Il 30 gennaio, a Roma, Roberto Benigni ha ricevuto, insieme alla direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta e a mons. Brian Farrel L.C. segretario del dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, la laurea honoris causa in Belle Arti e Giurisprudenza presso la succursale romana dell’Università Notre Dame dell’Indiana. In omaggio all’Università americana dedicata alla figura di Maria – “Notre Dame” – Benigni ha parlato della figura della Madonna a partire da alcuni ricordi personali. Ricordi che rettificano alcune informazioni biografiche, come il luogo di nascita che non è Montevarchi, come è per lo più riportato, ma Monterchi. Un errore dovuto, evidentemente, alla minor notorietà del piccolo centro di Monterchi, nell’alta Valtiberina, e alla somiglianza dei nomi tra i due comuni, entrambe aretini. Interessante è anche la notizia che la sua famiglia proviene da San Sepolcro, la patria di Piero della Francesca. Riportiamo un brano del suo discorso.

Siccome è una laurea in Belle Arti data dall’Università di Notre Dame, non mi resta che parlare della Madonna. Chi se lo sarebbe aspettato che un giorno mi sarebbe toccato di parlare della Vergine Maria? Sono nato in provincia di Arezzo, a Monterchi. La mia famiglia è di San Sepolcro, il luogo di Piero della Francesca. Mamma era incinta di me, a casa non c’era nulla da mangiare, una povertà aristocratica. Mamma si nutriva di solo cocomero. Non c’era altro. Era debole. Aveva paura che il parto andasse male. Così le hanno detto: vai a Monterchi a pregare, lì c’è la Madonna del parto di Piero della Francesca, che fa miracoli… Il parto andò bene, fisicamente sono venuto fuori, la Madonna ha fatto il miracolo. Ha il volto con una dolcezza giovanile, è diventata la mia Madonna personale e universale, è rimasta nel mio cuore… Piero della Francesca dipingeva i volti delle donne del posto, come la mi’ mamma.

Poi Benigni parla dell’“Annunciazione” di Lorenzo Lotto, a Recanati, e della Madonna Sistina di Raffaello.

L’unico al mondo in cui il soggetto si muove verso di te, col bambino in braccio. Il punto più alto dell’arte. In quella Madonna ho visto il non aver paura della morte. Il pensiero filosofico non ha mai eguagliato nella figura della Madonna i pittori e Dante, che ha scritto una poesia che è al tempo stesso preghiera.

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