Vi propongo questa video intervista di RaiNews24 a Lucio Brunelli, giornalista, vaticanista e autore di libri di narrativa e saggistica. L’ultimo che ha realizzato si intitola “Ad occhi sgranati. Storie di papi e ambulanti, zingari ed ebrei, martiri e fondatori” ed è stato edito da Sanpino. Vi propongo anche la scheda del volume.
Nei suoi lunghi anni da giornalista Lucio Brunelli ha incontrato molte persone che definisce “speciali”, non tanto per il loro ruolo nella vita pubblica ma perché speciale è la loro umanità. In questo libro racconta le loro storie. Undici ritratti scritti con la penna di un giornalista di razza, capace di coinvolgere il lettore nel suo stesso stupore: racconti “ad occhi sgranati”. Ci sono persone famose, come Joseph Ratzinger e Jorge Mario Bergoglio che Lucio ha conosciuto da vicino, prima che fossero eletti al Soglio di Pietro. Ma anche persone meno note, come il venditore ambulante Alfredo Chiarelli, o Alver Metalli, giornalista italiano che ha scelto di vivere la sua fede in una baraccopoli argentina. Ci sono martiri moderni, come le suore di Madre Teresa uccise nelloYemen o il gesuita Paolo dall’Oglio e il vescovo ortodosso Mar Gregorios Yohanna Ibrahim. Ci sono persone non cristiane, come il rabbino Elio Toaff o Giulio Segre. Storie di tragedie immani come il racconto della zingara cattolica Ceija Stojka sopravvissuta a un lager nazista. Papi, ambulanti, ebrei, martiri, zingari. E poi, personalità fuori dal comune come don Luigi Giussani e l’agnostico postcomunista Carlìn Petrini, fondatore di Slow food.
Forse l’intervista più bella che Lucio ha rilasciato sul suo libro “Ad occhi sgranati”…merito anche del fatto di esser di fronte ad una bella intervistatrice. Ad un tratto quando si trattava di rispondere alla domanda su che cosa sia la fede dal momento che fa “sgranare gli occhi”, il nostro Lucio ci sorprende nella sua risposta. Nessuna teoria, nessuna definizione…va diritto al cuore: <>. Il sublime in questa risposta nn son tanto le parole che ha usato ma l’eco che gli hanno suscitato le stesse parole l’istante dopo averle pronunciate: si indovinava un’esplosione di commozione a stento trattenuta. Okey, l’umanità di Cristo colpisce e travolge ancora il “povero” Lucio e nn solo lui.