Michael Sean Winters (nella foto) è uno dei più noti giornalisti americani. Ne ho parlato già nel mio blog.
Le sue analisi sono sempre lucide e calzanti e documentano il clima e le motivazioni che stanno dietro alle opposizioni di parte dell’episcopato americano contro papa Francesco. Nel suo articolo del 14 novembre su “New Catholic Reporter”, dedicato a Strickland’s removal hangs over the US bishops’ fall meeting, as it should, Winters scrive:
«Come ho notato ieri, Strickland non è l’unico vescovo ad avere riserve sulla direzione in cui papa Francesco sta guidando la Chiesa. Io la chiamo “Sindrome di Francis Derangement”. Essa affonda le sue radici, innanzitutto, in un grossolano fraintendimento dei due precedenti pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. L’importante libro di Massimo Borghesi Catholic Discordance: Neoconservatism vs. the Field Hospital Church of Pope Francis (Liturgical Press 2021) racconta la storia di come troppi americani abbiano accettato un’interpretazione del recente insegnamento papale che mirava a costringere quei due complessi pontefici a uno stampo neoconservatore, per poi affermare che particolare stampo era l’eterno insegnamento cattolico. Ho recensito quel libro qui e poi qui».
Secondo Winters,
«I vescovi statunitensi supereranno le loro divisioni solo quando lasceranno uscire Gesù e lo seguiranno nella cultura di oggi. La soluzione alle divisioni all’interno della gerarchia non si troverà innanzitutto attraverso discussioni interne. I vescovi devono trovare le risposte fuori dalla sagrestia – o dalla sala da ballo dell’hotel di Baltimora dove si incontreranno questa settimana. Come disse l’allora cardinale Jorge Bergoglio ai suoi fratelli cardinali nel 2013, poco prima che lo eleggessero papa: “I mali che, nel tempo, accadono nelle istituzioni ecclesiali hanno la loro radice nell’autoreferenzialità e in una sorta di narcisismo teologico. Nell’Apocalisse Gesù dice di essere alla porta e bussa. Ovviamente il testo si riferisce al suo bussare dall’esterno per entrare ma penso alle volte in cui Gesù bussa dall’interno perché lo lasciamo uscire. La Chiesa autoreferenziale tiene Gesù Cristo dentro di sé e non lo lascia uscire”».