Una guerra ancora senza soluzione: intervento per “La Nuova Europa”

Il portale “La Nuova Europa” ha proposto una serie di interventi a un anno dall’invasione russa dell’Ucraina. «La speranza è diventata una parola difficile», si legge nel dossier. «L’emigrazione precipitosa, l’abbandono della vita precedente, la compromissione della Chiesa… la tragedia della separazione e la grazia di nuovi incontri». Sono riportati interventi di S. Panič, A. Desnickij, K. Hovorun più un mio contributo che riporto qui sotto.

lanuovaeuropa.org, 24 febbraio 2023, Una guerra ancora senza soluzione (Massimo Borghesi)

L’angoscia, che accompagna il cuore e la mente, il mio cuore e la mia mente, dopo il 24 febbraio 2023, non è solo di fronte ad una guerra crudele che tocca da vicino l’Europa, una guerra che tra russi e ucraini somma già più di 200.000 morti. L’angoscia è anche di fronte ad un conflitto che, al momento, non presenta alcuna soluzione, alcuna via d’uscita. Come una morsa esso vede le parti in lotta avvitarsi sempre di più, chiudere le fessure, correre verso vie che non hanno ritorno. E tutto ciò di fronte alla diplomazia dei blocchi contrapposti, ferma, sterile, ottusa.

Così, noi che guardiamo la televisione ogni sera, rimaniamo attoniti di fronte alle immagini struggenti del povero popolo ucraino a cui è tolto tutto: i cari uccisi, i figli, le case. Uomini, donne, bambini gettati nel fango in un inverno gelido, sotto il rombo vicino dei cannoni nel lampeggiare della notte. Rimaniamo attoniti di fronte ad un dolore immenso, che non può essere coperto da nessun nazionalismo, da nessuna sacralizzazione della patria. Dolore provocato da un uomo, Putin, dal delirio della sua volontà di potenza. Voluto dalla Russia, con l’inerzia colpevole di altri che, negli anni passati, non hanno esitato a soffiare nel fuoco.

La pace, quella promessa dalla caduta del muro di Berlino, è finita. È il titolo dell’ultimo volume di Lucio Caracciolo, La pace è finita. Così ricomincia la storia in Europa, edito da Feltrinelli, in cui molto mi ritrovo. Per l’autore la pace si fonda sul realismo, cioè sull’equilibrio tra le potenze. Una lezione che dopo l’89 è stata inopinatamente dimenticata. Oggi «la guerra in Ucraina è sulla scala strategica del mondo scontro fra Russia e Stati Uniti d’America» (Caracciolo), non primariamente guerra tra Europa e Russia. L’Europa è divisa, dilaniata essa stessa al suo interno, sulle misure da adottare. Succube del grande gioco. Impotente, perciò, a mediare, a indicare soluzioni. Questa è la vera tragedia nella tragedia: essere spettatori di una guerra e non essere in grado di intravedere soluzioni che possano porvi fine.

2 pensieri su “Una guerra ancora senza soluzione: intervento per “La Nuova Europa””

  1. Grazie, segnalo solo la bella e intelligente iniziativa di Stefano Zamagni che propone un percorso X l’avvio di un negoziato sulla base di 7 punti irrinunciabili. La trova su Avvenire di settembre o su YouTube. La cito solo perché mi sembra la cosa più realistica lungimirante e ragionevole che abbia incontrato finora su questa crudele e assurda guerra. https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/sette-passi-per-una-pace-giusta-e-duratura-non-solo-in-ucraina

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