Ringrazio Robi Ronza (nella foto con Madre Teresa di Calcutta), giornalista e scrittore italiano, esperto di affari internazionali, di problemi istituzionali e di culture e identità locali oltre che portavoce storico del Meeting di Rimini, per la recensione al mio volume “In comunione e in libertà. Don Giussani nella memoria dei suoi amici” pubblicata nel suo blog. Ecco il testo.
robironza.wordpress.com, 6 ottobre 2023, In comunione e in libertà. Don Giussani nella memoria dei suoi amici (Robi Ronza)
Alla sequenza delle raccolte di testimonianze personali su Luigi Giussani inaugurata da Ho trovato quello che stavamo cercando, Jaca Book 2017, si è aggiunta quest’anno (per certi versi si può dire conclusivamente) In comunione e in libertà /Don Giussani nella memoria dei suoi amici, edita da Studium a cura di Massimo Borghesi.
Il volume — avvolto in una bella e storica foto scattata nel 1965 a Varigotti da Elio Ciol — si apre con un’introduzione in cui Borghesi rievoca la figura di quello che è stato con molta probabilità “il più grande educatore nell’Italia della seconda metà del Novecento” sorprendentemente a partire dal buon ricordo che ne hanno suoi allievi ed estimatori di ben altra visione del mondo come Giuliano Pisapia, Paolo Mieli e Lorenzo Strik Lievers.
Ne sottolinea quindi il “cristocentrismo esistenziale” — frutto di una sua personale sensibilità e dell’insegnamento di don Gaetano Corti, il suo grande maestro degli anni del seminario a Venegono — che egli saprà poi applicare in un’esperienza educativa unica nel panorama giovanile del dopoguerra.
Il cristianesimo, secondo Giussani, continua anche oggi ad avere senso — ricorda poi — solo se è praticato e vissuto come esperienza di libertà, come capacità di affrontare realisticamente e globalmente la realtà e la storia generando un movimento che è e deve essere “il luogo della libertà. (…) il luogo della difesa dal potere, là dove esso prevarichi, sia civile, sia ecclesiastico”.
In tale prospettiva deve essere ben chiaro che “non è Cl che ci sta a cuore ma la Chiesa”, disse in più occasioni don Giussani. Perciò, aggiungeva ipoteticamente, se un giorno la Chiesa poggiasse la sua presenza “su quelle che noi percepiamo come categorie fondamentali dell’esperienza cristiana traendone, tutte le conseguenze di ordine metodologico, non mi pare che saremmo più utili e quindi faremmo bene a scioglierci (…)”.
Per Giussani “CL è un movimento di gente che vuole vivere la Chiesa e basta; qualsiasi altra specificazione è indesiderata e superflua”. In questo quadro Borghesi osserva giustamente che “Giussani ha coinvolto nella storia del suo movimento persone diverse, con sensibilità diverse che non sempre si sono incontrate” e osserva che il volume “costituisce, nella polifonia delle voci, la prova migliore di come l’unità di una storia, da lui promossa, sia più forte di ogni legittima differenza”.
Di ciò le 24 testimonianze*, di cui due postume, raccolte nel libro sono una prova evidente, e bene completano Don Gius: storie di un incontro e di vite cambiate**, edito l’anno scorso da Lindau. Penso che a Massimo Borghesi si debba per questo rendere particolare merito; difficilmente qualcun altro sarebbe riuscito a fare altrettanto. Sono solito dire che Comunione e Liberazione non è una falange che marcia inquadrata. Sono tante carovane che fanno sosta alle stesse oasi, e più o meno tutte si ritrovano nel libro di Borghesi.
5 ottobre 2023
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*in ordine alfabetico: Giulio Andreotti, Alessandro Banfi, Lucio Brunelli, Rocco Buttiglione, Massimo Camisasca, Guzman Carriquiry Lecour, Giancarlo Cesana, Monica Della Volpe, Luca Doninelli, Wael Farouq, Giuseppe Frangi, Carmen Giussani, Nori Grassi, Alver Metalli, Davide Rondoni, Robi Ronza, Filippo Santoro, Angelo Scola, Giacomo Tantardini, Vincenzo Tondi della Mura, Marina Valmaggi, Giorgio Vittadini, Carlo Wolfsgruber, Raffaella Zardoni (Coki).
**in ordine alfabetico: Plinio Agostoni, Arturo Alberti, Andrea Aziani, Pier Paolo Bellini (Widmer), Pieluigi (Pigi) Bernareggi, Giancarlo Cesana, Paolo De Carli, Mario Dupuis, Marco Lucchini, Paolo Massobrio, Luigi Negri, José Miguel Oriol, Walter Ottolenghi, Enzo Piccinini, Robi Ronza, Giovanna Rossi, Lia Sanicola, Eugenia Scabini, Aldo Trento, Alda Vanoni, Emilia Vergani, Antonio Villa, Peppino Zola.