Intervista a Finanza Now su Leone XIV

Ho rilasciato un’intervista sui primi interventi di Leone XIV a Giulia Piscina di Finanza Now, qui sotto trovate il video e di seguito la trascrizione.

Ben ritrovati a Finanzanow, con gli occhi puntati sul Vaticano, dove è rivolto lo sguardo del mondo intero. In pochi giorni, dall’elezione in conclave al solenne rito di domenica 18 maggio, il percorso di insediamento di Papa Leone XIV è stato denso di significato.

In queste ore, il Papa sta già indicando chiaramente le prospettive del suo pontificato, che eredita un’importante legacy ma guarda al futuro, o meglio, all’urgente presente. Un presente in cui Leone XIV esorta all’unità, all’amore e al dialogo, come dimostrato nelle ultime 48 ore. Facciamo il punto sulla missione del Papa con il professor Massimo Borghesi. Ben ritrovato, professore.

Grazie, buonasera.

Un Papa che ha mostrato subito le qualità di un pensatore profondo, non solo una figura simbolica, ma un Pontefice che intende agire nel presente. Negli incontri con le delegazioni di queste ultime 48 ore, questo è emerso chiaramente, professore?

La chiarezza risiede nel suo pensiero. Non so se definirlo filosofo, ma la sua formazione, con un dottorato in diritto canonico, rivela una profonda meditazione, in particolare sul pensiero di Sant’Agostino. È un agostiniano, già superiore mondiale degli agostiniani, e possiede il dono della precisione giuridica nel linguaggio. Legge spesso i testi, evitando improvvisazioni, perché è rigoroso. Dai primi discorsi emerge una precisione concettuale che si fa apprezzare: introduce distinzioni, classificazioni e ha già delineato i punti chiave del suo pontificato, in profonda sintonia con il predecessore, nonostante si tenti di sottolineare una presunta diversità tra i due. Chi lo fa, non ha letto i testi.

Questa è una nota fondamentale. Sebbene Leone XIV e il predecessore siano due persone e pensatori distinti, come è giusto che sia, condividono la missione di rinnovare la Chiesa, una chiave di lettura comune agli ultimi due pontificati. Siamo a poche ore dall’insediamento e dalla prima messa ufficiale, ma è già evidente la volontà di unire. Parlavamo in trasmissione della ricerca di un mediatore: Papa Leone sembra incarnarlo. Uomo di Curia, ma anche del popolo grazie al suo passato, riesce a creare un’alleanza tra cardinali tradizionalisti e curiali moderati. Si intravede già una sintesi tra queste forze contrapposte per il rinnovamento?

Proprio questa mattina ho pubblicato un articolo sul IlSussidiario.net su questa coincidentia oppositorum che il Papa incarna perfettamente. È il punto di sintesi tra chiarezza dottrinale e impegno sociale, in continuità con Papa Francesco. Il nome Leone XIV, che richiama esplicitamente Leone XIII e la Rerum Novarum, dice molto sulla sua prospettiva. Nei primi discorsi emerge una dottrina orientata a un orizzonte missionario, non statica, ma incentrata su Cristo risorto, fonte di pace e unità. Pace, giustizia e verità sono le tre parole chiave del suo programma, espresse anche nell’incontro con il corpo diplomatico. In continuità con Francesco, Leone XIV ha il compito di ricostituire l’unità della Chiesa, segnata da profonde divisioni, e di offrirla al mondo, oggi attraversato da conflitti gravi. Lo ha ribadito oggi, citando Fratelli Tutti e il documento di Abu Dhabi, rivolgendosi a musulmani, ebrei e altre religioni, sottolineando l’importanza del dialogo interreligioso.

Questa capacità di mediazione emerge anche a livello geopolitico. Roma è tornata al centro della politica mondiale, come visto nei dialoghi tra Trump, Zelensky e Vance. Il Papa si pone come punto d’incontro in un mondo in conflitto, un ruolo non sempre così visibile in passato. Leone XIV ha denunciato “troppo odio, troppa discordia, troppe ferite”, promuovendo un dialogo che il Vaticano sta riuscendo a favorire, riunendo entità diverse.

Riguardo alla sua guida, ha detto di non essere un “condottiero solitario”, ma di voler creare un gruppo di lavoro. Questo richiama una collegialità apostolica, diversa dall’immagine di un Papa isolato. È un elemento di novità?

Esatto. Non un condottiero solitario, ma una guida che si richiama a Pietro e agli Apostoli, basata sulla condivisione e sull’ascolto. Chi lo conosce sottolinea la sua capacità di ascoltare, valutare le opinioni altrui e poi decidere con saggezza. Ci sarà maggiore collegialità nell’esercizio del potere e un rafforzamento della diplomazia vaticana.

Ha anche detto: “Scelto senza meriti”. Qual è il significato di questa espressione?

È l’espressione di un cristiano consapevole dell’immensa responsabilità del Ministero Petrino, che guida un miliardo e quattrocento milioni di fedeli e si rivolge al mondo. Chiunque si sentirebbe inadeguato. Per chi crede, è una chiamata divina, e la commozione sul balcone di San Pietro riflette questa umanità: uno sguardo commosso e un messaggio di pace disarmata e disarmante.

Un Papa americano, ma lontano dall’essere “statunitense”. Lo dimostra nei delicati incontri di queste ore e nelle scelte linguistiche, raccontandosi come Papa universale, con doppia cittadinanza (peruviana e americana). Questo lo distingue anche da chi lo vedeva come “il Papa di Trump”.

Chi lo pensava si è ricreduto rapidamente. Leone XIV è Papa della Chiesa universale, non di una nazione. Da cardinale si è opposto a Trump su migrazione e questioni sociali, ma non cerca lo scontro. Vuole ricucire le fratture, trovando punti di contatto. La presenza di Vance e Trump a Roma, durante la morte di Francesco e l’elezione, mostra che gli Stati Uniti non vogliono una frattura. Sul conflitto ucraino, il Papa sostiene i tentativi di pace di Trump, e la mediazione vaticana è preziosa per Washington. In un’Europa diplomaticamente debole, Vaticano e Stati Uniti sono le realtà che spingono Putin a uscire dal suo isolamento, evidenziando la sua assenza nei contesti internazionali.

Ringraziamo il professor Borghesi per questa analisi preziosa di una figura che sarà centrale non solo per la comunità cristiana, ma per il mondo. Torneremo a confrontarci. Buon proseguimento, professore.

Grazie, arrivederci.

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