Il prossimo mercoledì 11 dicembre, alle 19.30, la Pontificia Università Urbaniana di Roma sarà teatro della presentazione di “È bello lasciarsi andare tra le braccia del Figlio di Dio”, il libro di don Giacomo Tantardini che raccoglie, per la prima volta, le omelie tenute dal sacerdote ambrosiano a San Lorenzo fuori le Mura, a Roma, negli ultimi anni della sua vita.
Don Tantardini, guida teologica della rivista internazionale «30 Giorni. Nella Chiesa e nel mondo» e profondo conoscitore del pensiero di Sant’Agostino, ha saputo trasmettere nelle sue omelie un messaggio di fede potente e toccante. Questo volume, arricchito dalla prefazione di Papa Francesco e da una biografia dell’autore curata da Massimo Borghesi, unisce due filoni centrali della sua riflessione spirituale: la teologia agostiniana della grazia e la teologia dell’avvenimento di don Luigi Giussani. In questo incontro tra il “caro Gesù” di don Tantardini e la spiritualità di Giussani, emerge una fede semplice ma appassionata, profondamente esistenziale e al tempo stesso poetica, capace di richiamare lo stile letterario di Charles Péguy, amatissimo dal sacerdote.
L’evento è promosso dalla Libreria Editrice Vaticana insieme a Comunione e Liberazione Roma e al Centro culturale Roma Incontra. Tra i relatori, figure di spicco della Chiesa e del panorama culturale: il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, don Donato Perron, già parroco di Sant’Alberto Magno, e l’avvocato Roberto Gerosa. Sarò presente come curatore del volume, mentre a moderare l’incontro sarà monsignor Remigio Bellizio, responsabile di Comunione e Liberazione per Roma e il Lazio.
Questa serata rappresenterà un’occasione preziosa per ascoltare e rivivere, attraverso le voci di chi l’ha conosciuto, il cammino di fede e di speranza lasciato in eredità da don Tantardini.
Ho cominciato a leggerlo e sarà un regalo per Natale per un amico prete della diocesi di Tortona. Anzi, vedrò di farlo avere anche al mio vescovo Guido Marini. Direi per come è strutturato il libro- in base alla scansione liturgica dell’anno- che risponde alle esigenze dei sacerdoti ma soprattutto alla esigenza dei laici che -non me ne voglia il clero- non hanno sempre tutte le fortune di questo mondo quando vanno a Messa e cioè di ascoltare omelie ricche esistenzialmente e religiosamente